12 anni fa l’esumazione di Padre Pio da Pietrelcina. Era il 2 marzo 2008
Era un venerdì, il 2 marzo 2008, quando venne esumato il corpo di San Pio da Pietrelcina. Vi erano un centinaio di frati cappuccini giunti dai vari conventi della provincia religiosa. Gli occhi di tutti erano fissati su quella macchia di cemento bianco che, illuminata da potenti riflettori, spiccava sul pavimento. infatti l’apertura della tomba venne preceduta, il 28 febbraio, dall’insediamento del Tribunale e della commissione dei periti per l’esumazione e la ricognizione canonica. Quella sera il blocco monolitico di marmo azzurro, venne rimosso, con l’ausilio di quattro “binde” e di sei rulli di teflon.
SABATO 7 MARZO DORMI GRATIS ALL’HOTEL SAN PIO
La sera del 2 marzo, tra i presenti regnava una grande emozione che venne interrotta, da martello e scalpello. Una dopo l’altra, le traverse bianche vennero tolte, con evidenti sforzi. Con ganci e corde possenti, i confratelli del santo, sollevano la bara. La bara, quando risalì in superficie venne accolta da un prolungato applauso. Mani protese, lacrime di commozione, mute richieste di grazie. Padre Pio, “fisicamente”, era di nuovo tra i suoi confratelli, tra i suoi figli spirituali, tra i suoi devoti.
Erano le 23, 30 quando venne sollevata la lamina di copertura.
Tutti speravano di rivedere, le amate sembianze di Padre Pio. Purtroppo il cristallo che le proteggeva veniva offuscato da migliaia di gocce di condensa. Sembrava di vedere le lacrime di coloro che si sono fermati in preghiera su quella tomba, per sfogare le loro pene e chiedere l’aiuto di san Pio, invece, erano la conseguenza dell’umidità. Quell’umidità dell’intonaco fresco con cui era stato “apparecchiato” il loculo, nel settembre del 68.
Le reliquie del corpo di San Pio dopo essere state incensate, vennero portate nella stanza allestita per la ricognizione canonica. Qui i periti, dopo aver rimosso la lastra di cristallo, procedettero ad una sommaria ispezione del corpo.
Hotel San Pio: soggiorno, devozione e meditazione. Ecco le offerte speciali
Subito dopo fu l’Arcivescovo che spiegò ai presenti che vennero rilevati molti segni di una buona conservazione dei resti mortali di san Pio. Ma un processo di saponificazione, dovuto alla cattiva allocazione in un ambiente sepolcrale umido, ha danneggiato il cranio e gli arti superiori, che risultavano in parte scheletriti. Erano visibili le sopracciglia, la barba, i denti, il mento «perfetto», le mani, le unghie. Buone, le condizioni di un ginocchio e degli arti inferiori. Una conseguenza della tumulazione del corpo di Padre Pio, «l’intonaco del sepolcro era molto fresco ed ha trasmesso un’eccessiva umidità».
Terminate le procedure idonee per garantire al corpo del Santo le migliori condizioni di conservazione, le spoglie mortali vennero poi composte in un’urna che venne collocata, dal 24 aprile 2008, nella stessa cripta in cui Padre Pio venne sepolto per 40 anni, per consentirne la venerazione da parte dei fedeli.
Dormi GRATIS una notte da noi. Lo slogan del nostro Hotel San Pio San Giovanni Rotondo è “soggiorno, devozione e meditazione“.
Lo staff è sempre a vostra disposizione:
- 📞 +390882454921
- 📧 info@hotelsanpio.com
- e se vuoi puoi contattarci direttamente sui nostri canali social Facebook e Instagram o direttamente con whatsapp al numero +39 351 2278309
Ti aspettiamo!!